Coro Lirico Bresciano "G. Verdi"


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9° sinfonia

Autori e opere

Inno alla gioia

O Freunde, nicht diese Töne!
Sondern laßt uns angenehmere anstimmen
und freudenvollere !

Freude, schöner Götterfunken, Tochter aus Elysium, Wir betreten feuertrunken, Himmlischer, Dein Heiligtum!
Deine Zauber binden wieder, Was die Mode streng geteilt;
Alle Menschen werden Brüder, Wo Dein sanfter Flügel weilt.

Wem der große Wurf gelungen, Eines Freundes Freund zu sein, Wer ein holdes Weib errungen,
Mische seinen Jubel ein !
Ja, wer auch nur eine Seele Sein nennt auf dem Erdenrund!
Und wer's nie gekonnt, der stehle Weinend sich aus diesem Bund.
Freude trinken alle Wesen
An den Brüsten der Natur;
Alle Guten, alle Bösen Folgen ihrer Rosenspur.
Küsse gab sie uns und Reben, Einen Freund, geprüft im Tod;
Wollust ward dem Wurm gegeben, Und der Cherub steht vor Gott!
Froh, wie seine Sonnen fliegen Durch des Himmels prächt'gen Plan,
Laufet, Brüder, eure Bahn, Freudig, wie ein Held zum Siegen.
Seid umschlungen, Millionen.
Diesen Kuß der ganzen Welt!
Brüder ! Über'm Sternenzelt Muß ein lieber Vater wohnen.
Ihr stürzt nieder, Millionen?
Ahnest Du den Schöpfer, Welt?
Such'ihn über'm Sternenzelt!
Über Sternen muß er wohnen.


TRADUZIONE IN ITALIANO

O amici, non questi suoni!
ma intoniamone altri più piacevoli, e più gioiosi.

Gioia, bella scintilla divina,
figlia degli Elisei, noi entriamo ebbri e frementi,
celeste, nel tuo tempio.
La tua magia ricongiunge ciò che la moda ha rigidamente diviso, tutti gli uomini diventano fratelli, dove la tua ala soave freme.

L'uomo a cui la sorte benevola, concesse di essere amico di un amico,
chi ha ottenuto una donna leggiadra, unisca il suo giubilo al nostro!
Sì, - chi anche una sola anima possa dir sua nel mondo!
Chi invece non c'è riuscito, lasci piangente e furtivo questa compagnia!

Gioia bevono tutti i viventi
dai seni della natura;
tutti i buoni, tutti i malvagi
seguono la sua traccia di rose!
Baci ci ha dato e uva, un amico, provato fino alla morte!
La voluttà fu concessa al verme, e il cherubino sta davanti a Dio!
Lieti, come i suoi astri volano attraverso la volta splendida del cielo, percorrete, fratelli, la vostra strada, gioiosi, come un eroe verso la vittoria.
Abbracciatevi, moltitudini!
Questo bacio vada al mondo intero Fratelli,
sopra il cielo stellato
deve abitare un padre affettuoso.
Vi inginocchiate, moltitudini?
Intuisci il tuo creatore, mondo?
Cercalo sopra il cielo stellato!
Sopra le stelle deve abitare!

La vita e le opere di questo straordinario autore

Ludwig van BEETHOVEN
nacque a Bonn nel 1770 da famiglia originaria delle Fiandre. IL nonno Ludwig e il padre Johann furono anch'essi musicisti.

Beethoven già precocemente manifestò attitudini musicali ed iniziò a studiare sotto la guida del padre. La sua infanzia fu segnata da gravi preoccupazioni dovute al fatto che il padre aveva il vizio di bere.
La madre morì nel 1787, e lui dovette provvedere ai bisogni della famiglia. Tutto ciò non impedì a Beethoven di proseguire i suoi studi musicali.
A 22 anni si trasferì a Vienna, allora fondamentale centro musicale europeo. Qui vi rimase fino alla morte perché i suoi legami con Bonn furono troncati dalla invasione francese della città. A Vienna studiò con Haydn e Salieri e presto acquistò fama grazie alla sua bravura al pianoforte.
Questo fu per il maestro il periodo di maggior fortuna economica, ma purtroppo furono anche gli anni in cui si manifestarono i primi sintomi della sordità.
o Nel 1802, con il famoso 'Testamento di Heiligenstadt', Beethoven si impose di vincere la disperazione dovuta alla sua malattia attraverso la completa dedizione alla musica. Smise di dare concerti in veste di pianista e si dedicò totalmente alla composizione.
o L'opera di Beethoven non è molto vasta (se rapportata all'opera di Mozart o Haydn) ma ricca di innovazioni fondamentali su molti fronti. Il catalogo registra 138 composizioni di cui le maggiori sono:

  • le 9 sinfonie;
  • i 5 concerti per pianoforte ed orchestra;
  • il concerto per violino;
  • le 2 messe;
  • l' opera teatrale Fidelio;
  • le 32 sonate per pianoforte;
  • i 16 quartetti per archi.


La sordità divenne totale nel 1819, ma Beethoven, invece di perdere le sue doti di compositore, sembrò accrescere il suo potere creativo.
Nell'ultima parte della sua vita, completamente isolato dal mondo, diede alla luce composizioni straordinarie:

  • la nona sinfonia;
  • la Missa Solemnis;
  • le ultime sonate per pianoforte;
  • gli ultimi quartetti per archi


Beethoven morì a Vienna nel 1827.

La nona sinfonia

La sinfonia in re minore op 125 è da molti considerata uno dei capolavori più straordinari di tutta la storia della musica.
Fu composta da Beethoven negli anni tra il 1822 e il 1824, oltre dieci anni dopo l'ottava sinfonia.
Per un non-musicista è quasi incredibile immaginare come sia possibile comporre un brano così complesso senza l'ausilio dell'udito, in quegli anni infatti Beethoven era già completamente sordo.
La "nona" fu eseguita per la prima volta a Vienna nel 1824, sotto la direzione dello stesso Beethoven.
La nona sinfonia è suddivisa in quattro movimenti:
1. Allegro ma non troppo, un poco maestoso;
2. Scherzo, Molto vivace;
3. Adagio molto e cantabile;
4. Finale.
La nona sinfonia: Finale.
Il finale prevede l'inserimento di quattro voci soliste e di un coro che intonano le parole dell'ode "Inno alla gioia" del poeta Friedrich von Schiller.
Con la nona sinfonia Beethoven volle formulare un aperto invito alla fratellanza universale. Proprio per rendere tale messaggio il più chiaro possibile egli decise di far cantare nel finale un testo del poeta tedesco a lui contemporaneo, Friedrich von Schiller: l'Inno alla Gioia.
L'ode "An die Freude" è una lirica nella quale la gioia è intesa non certo come semplice spensieratezza e allegria, ma come risultato a cui l'uomo giunge quando si libera dal male, dall'odio e dalla cattiveria.
Proprio per questa esortazione alla fraterna amicizia la melodia su cui viene intonato questo Inno alla gioia è stata oggi assunta come inno europeo.
E' stato adottato dal Consiglio d'Europa nel 1972 e viene utilizzato dall'Unione europea dal 1986.

L'inno europeo (Inno alla gioia) è l'adattamento dell'ultimo movimento della Nona Sinfonia di Beethoven, è stato adottato dal Consiglio d'Europa nel 1972 e viene utilizzato dall'Unione europea dal 1986. Herbert von Karajan, uno dei più grandi direttori d'orchestra del Novecento, ha realizzato, su richiesta del Consiglio d'Europa, tre versioni strumentali per piano solo, fiati e orchestra sinfonica. Eccone il testo ed una traduzione il più possibile fedele all'originale.

L. V. Beethoven

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